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Bromelina: il potere segreto dell'ananas

La bromelina è un’enzima straordinario con una storia affascinante e numerosi benefici per la salute. Dall’antica medicina tradizionale alle moderne integrazioni, la sua versatilità non smette di sorprendere.

La bromelina è un enzima proteolitico, ovvero capace di digerire le proteine scomponendole in singoli aminoacidi; esso è presente nel frutto e soprattutto nel gambo dell’ananas. La storia di questa molecola risale alle antiche culture dell’America centrale e meridionale, dove l’ananas era considerato un frutto prezioso utilizzato per alleviare le infiammazioni e favorire la digestione. Fu solo nel XVIII secolo che i primi europei ebbero il piacere di scoprire questo frutto e le sue qualità uniche. La bromelina è  stata scoperta per la prima volta più di un secolo fa, nel 1891 dallo scienziato venezuelano Vicente Marcano.

 

L’utilizzo della bromelina è oggi molto diffuso e attualmente trova impiego come integratore alimentare utilizzato allo scopo di favorire il drenaggio del corpo e supportare la digestione, ma una delle sue proprietà terapeutiche più importanti è la sua azione antinfiammatoria in diverse malattie croniche quali, ad esempio, l’artrite reumatoide e l’osteoartrite. Come anti infiammatorio trova impiego anche ad alti dosaggi  perché, a differenza dei FANS, il suo meccanismo di azione non provoca danni gastrointestinali.

 

Essendo la bromelina un insieme di enzimi digestivi può rivelarsi utile per ridurre i fenomeni di gonfiore e dispepsia e alleviare i sintomi della colite e delle infiammazioni intestinali. La bromelina viene utilizzata nei trattamenti contro la ritenzione idrica e la cellulite e, sebbene non abbia veri e propri effetti dimagranti, inserire la bromelina in una dieta dimagrante può contribuire a migliorare la forma fisica, a patto naturalmente di assumerla in un contesto di dieta personalizzata e regolare attività fisica. Altre attività naturali della bromelina includono un'azione antitrombotica, un'attività ipotensiva e la capacità di solubilizzare le placche aterosclerotiche.

 

Esistono in commercio numerosi integratori di bromelina sotto forma di pastiglie, capsule o polvere in bustina. Clinicamente risulta essere adeguato un dosaggio di 500-2000 mg di bromelina al giorno, suddivisa in 2 o 3 assunzioni, che sono consigliate lontane dal pasto. L’unico caso in cui l’assunzione di bromelina è consigliata al termine del pasto è quando si vuole sfruttare il suo effetto digestivo. É importante notare, in proposito, che consumare dell’ananas non produce sulla salute gli stessi benefici effetti degli integratori alimentari a base di bromelina e questo a causa della sua bassissima concentrazione nel frutto.

 

In ambito cosmetico la bromelina è utilizzata per le sue proprietà esfolianti, lenitive e anti-aging: questo perchè stimola la rimozione delle cellule vecchie o danneggiate, che verranno prontamente sostituite da cellule di nuova sintesi. Questi meccanismi favoriscono anche la rimarginazione di ferite e lesioni cutanee. Quindi, creme o pomate a base di bromelina possono essere utilizzate per ritardare l’invecchiamento cellulare, ma anche per velocizzare la guarigione delle ferite e delle ustioni di primo, secondo e terzo grado.

 

L'azione proteolitica della bromelina trova infine vari utilizzi anche da parte dell'industria alimentare. E’ ampiamente utilizzata nella lavorazione della carne, per aumentarne la tenerezza, facilitarne la masticazione e renderla più succosa. Per i prodotti da forno la bromelina viene impiegata per migliorare le proprietà dell'impasto rendendo la struttura della rete di glutine più uniforme e delicata. Allo stesso tempo, può rendere la fermentazione dell'impasto più completa e uniforme,  migliorando il volume e la morbidezza del prodotto cotto. Può anche ritardare l'invecchiamento del pane durante lo stoccaggio, invecchiamento che si manifesta come indurimento, asciugatura e perdita di elasticità e gusto. La bromelina può cambiare la struttura interna del pane ed estenderne la durata: il pane mantiene così morbidezza e gusto anche dopo essere stato conservato per diversi giorni.

 

La bromelina è ampiamente utilizzata nella lavorazione dei succhi di frutta e verdura perché ne aumenta la resa, riduce i sedimenti e migliora la chiarezza e il gusto dei succhi. La bromelina ha anche alcune applicazioni nella produzione di bevande fermentate (quali la birra)  perché ne riduce la torbidità. Nel processo di produzione del formaggio, la bromelina può essere usata come un enzima ausiliario del caglio per promuovere la coagulazione della caseina del latte e formare una cagliata uniforme e delicata. Può anche svolgere un ruolo nella maturazione del formaggio, partecipando al processo di idrolisi delle proteine ​​e quindi alla formazione di sostanze aromatiche. Nella produzione di yogurt, la bromelina può essere utilizzata per ottimizzare la consistenza e il gusto dello yogurt promuovendo la crescita e la fermentazione dei batteri lattici. 

 

Insomma: la bromelina è un’enzima straordinario con una storia affascinante e numerosi benefici per la salute. Dall’antica medicina tradizionale alle moderne integrazioni, la sua versatilità non smette di sorprendere. Tuttavia, è importante utilizzare questo enzima con cautela, sotto la guida di un professionista della salute, per evitare effetti collaterali e interazioni indesiderate.

 


Published 13 March 2025