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Timo: l’aromatica perfetta per ogni giardino

ll timo è una pianta perenne originaria delle regioni mediterranee; in Italia cresce dal mare alla regione montana, in luoghi aridi e soleggiati. Ha rami sottili e delicati, foglie allungate e di colore verde con sfumature grigiastre.

Ha una crescita contenuta e questo lo rende ideale per aiuole e bordure, ma può essere facilmente coltivato anche in vaso, su terrazzi e balconi. Durante l'estate, il timo si copre di fiori rosa o viola, creando uno spettacolo visivo di grande richiamo per le api. Esistono numerose specie di timo (16 spontanee in Italia, a cui si aggiungono numerosissime varietà coltivate dai profumi diversi) difficilmente distinguibili tra di loro, ma la specie comunemente coltivata è il Thymus vulgaris, conosciuta anche come erbuccia o sermollo.

 

Nell’antico Egitto il timo veniva utilizzato, con altri oli essenziali, per le imbalsamazioni, mentre in Grecia era considerato simbolo di coraggio: i soldati greci si strofinavano il petto con le sue foglie per ricevere forza e vigore, oppure erano soliti bagnarsi con l’acqua di timo prima di andare in battaglia. La parola timo, infatti, deriva dal greco thýmon e significa proprio forza, coraggio. Gli Etruschi e i Romani, cominciarono ad introdurre il timo in cucina profumando con esso vini e formaggi. Nel Medioevo il timo divenne ornamento di tuniche e sciarpe, che le dame ricamavano per i loro cavalieri come simbolo di buon auspicio; inoltre, sempre in quel periodo si credeva che mettendo sotto il cuscino dei rametti di questa pianta si potessero tenere lontani gli incubi. Fino alla fine della prima guerra mondiale, con il timo si realizzavano i disinfettanti più diffusi, grazie alle proprietà antibatteriche del  timolo presente in tutte le parti della pianta e responsabile del forte profumo.

 

Grazie al contenuto di timolo e carvacrolo, l’olio essenziale di timo agisce sia come calmante per la tosse che come espettorante; in caso di naso chiuso può essere usato per dei suffumigi con acqua bollente, al fine di contribuire a decongestionare e liberare le vie respiratorie. Gli oli essenziali del timo sono anche in grado di combattere le infezioni, agendo come veri e propri antibiotici naturali, incentivando la produzione di globuli bianchi e debellando i germi antibiotico-resistenti, senza ledere l’equilibrio della flora batterica intestinale. Il timo è molto efficace anche per uso topico; combatte i batteri che causano l’acne, stimola la crescita dei capelli, migliora la circolazione sanguigna anche a livello del cuoio capelluto, ripulisce la cute dalla forfora e dall’eccessiva produzione di sebo. Per questo il timo è usato anche in dermocosmesi per la produzione di detergenti, saponi, collutori, dentifrici, shampoo. Con l’olio essenziale di timo diluito si possono fare anche massaggi contro i dolori reumatici o per stimolare il microcircolo. Il timo ha un effetto tonificante e calmante ed è adatto per favorire il sonno e per combattere debolezza, stanchezza e stress. Oltre a donare benefici a corpo e mente, il timo, vaporizzato nell’aria o sulle piante , ha un effetto repellente per insetti e parassiti, aumenta la durata della conservazione dei cibi e profuma gli ambienti.

 

Il timo è una pianta importante, dall’aroma molto forte, penetrante e pungente, che ricorda vagamente il rosmarino ma che cambia completamente a seconda della specie e della forma utilizzata (fresco o secco), può essere abbinato a tanti differenti alimenti, dalla carne al pesce passando per verdure e legumi. L’utilizzo più comune del timo con il pesce ne prevede l’impiego soprattutto per le cotture in forno o in padella;  è ottimo anche per i guazzetti o la famosa “acqua pazza”. Con la carne si può utilizzare il timo secco per dare un tocco in più di sapore, ma è la sua versione fresca che rende davvero unici i piatti a base di carne, in particolare spezzatini, stufati e tutte le ricette che prevedono una cottura in forno, che permette al timo di sprigionare tutto il suo aroma. Il timo è l’ingrediente ideale per aromatizzare le insalate, ma sposa bene anche i legumi (contribuisce a rendere più digeribili i fagioli) e i cereali lessati, gli ortaggi estivi quali ad esempio pomodori, zucchine, melanzane e peperoni; e ancora minestre, zuppe e passati di verdura, frittate ed infine marinate e salse.

 

Una particolare menzione merita il timo al limone (Thymus citriodorus) dal gusto intenso di agrume, molto utilizzato in cucina, sia in Europa che nei paesi orientali perché gli abbinamenti a cui si presta sono davvero tanti. Oltre agli usi tipici del timo in generale il timo limone dà un tocco fresco ai funghi trifolati e dona una nota agrumata a salse e creme di accompagnamento per vari secondi. Ma può essere utilizzato anche per dolci come la frutta sotto spirito, sorbetti e gelati, macedonie di frutta, nonchè per la preparazione di tisane, da sorseggiare sia calde che fredde.

 

E infine come non ricordare il miele di timo: colore ambrato, profumo intenso caratteristico, tra il floreale o lo speziato, che può ricordare i chiodi di garofano, il vin brulè, il legno aromatico. Il gusto è intenso, con le stesse connotazioni descritte per l’odore, ma con una nota di tipo “olio essenziale” (timolo) più netta, che lo rende un miele non adatto al gusto di tutti.

Delle diverse specie del genere Thymus solo alcune possono dare origine a raccolti uniflorali. Di questi il più conosciuto in Italia è senz’altro quello di Thymus capitatus, specie diffusa nelle zone più aride del mediterraneo orientale, all’origine delle produzioni di miele di timo in Sicilia, sui monti Iblei. Nell’antichità il miele ibleo godeva di grande fama, seconda solo a quella del miele del Monte Imetto in Grecia, molto apprezzato dagli antichi Greci che gli attribuivano virtù straordinarie nel curare le malattie del petto. Galeno, medico e filosofo greco, lo suggeriva in polvere a chi soffriva di dolori articolari, e lo considerava il più potente antisettico conosciuto. Il miele di timo si sposa divinamente con le pietanze salate, è molto indicato per la preparazione di glasse per accompagnare a piatti di carne ed è un perfetto abbinamento con i formaggi stagionati e piccanti. Ma si accompagna molto bene anche la frutta, in particolare quella autunnale, come le pere, che ne esalta l’aromaticità.

 


Published 25 July 2025