La parola al nutrizionista

La camomilla…una storia tutta da scoprire

La camomilla non è solo una pianta dai molteplici usi terapeutici, ma è anche un simbolo culturale ricco di storia e significato, le cui radici affondano profonde nel tessuto delle tradizioni popolari.

Il termine “camomilla” deriva dal greco khamaimelon, che vuol dire piccola mela perché in effetti il profumo di questo fiore ricorda quello di certe mele e anche in spagnolo la camomilla si chiama manzanilla cioè "piccola mela". La camomilla è una pianta spontanea che fa ogni anno la sua comparsa in primavera. Appartiene alla famiglia delle Composite ed è molto diffusa nelle nostre campagne, negli incolti, dai litorali alle zone collinari. Questa pianta è presente in due tipi: la camomilla tedesca (Matricaria chamomilla) e la camomilla romana (Chamaemelum nobile).

 

Della pianta di Camomilla vengono utilizzati i  fiori, che sono facilmente reperibili sul mercato, ma chi ha il pollice verde può anche coltivarli in casa, in giardino o in un vaso sul balcone. Si possono anche raccogliere da piante spontanee ma solo se siamo certi che nella zona non siano stati utilizzati dei diserbanti. I capolini fiorali devono essere raccolti dopo aver perso i petali e prima che siano completamente secchi. In genere la raccolta viene fatta facendosi passare gli steli fra le dita (o fra i denti di appositi pettinini) in modo da raccogliere solo i fiori ed evitare così una lunga fase di pulitura successiva. I capolini raccolti vengono poi essiccati all’ombra disponendoli in strati sottili. La conservazione deve essere fatta in recipienti ermetici di vetro al riparo da luce e umidità. Nei fiori della camomilla ci sono costituenti chimici idrofili e lipofili e ad ognuna di queste categorie si riconoscono proprietà differenti.

 

I componenti idrofili, cioè solubili in acqua, conferiscono all'estratto proprietà spasmolitiche, sedative ed antiossidanti. La camomilla è probabilmente il rimedio naturale più noto per le qualità calmanti e blandamente sedative. L’infuso di camomilla prima di dormire è un vecchio “rimedio della nonna” per favorire il sonno. I suoi effetti sedativi, infatti, la rendono un rimedio utile per rilassarsi e ridurre la tensione. In particolare, sembra che la camomilla aiuti a ridurre il tempo necessario ad addormentarsi. In realtà i principi attivi presenti nella pianta hanno azione miorilassante e quindi antispastica nei confronti della muscolatura liscia gastrointestinale, il che la rende utile in caso di crampi intestinali e dolori mestruali. Le tisane a base di camomilla aiutano inoltre ad eliminare i gas intestinali e favoriscono la digestione.

Per preparare un infuso di camomilla versare un cucchiaino raso di fiori di camomilla essiccati in una tazza d’acqua bollente; coprire e lasciare in infusione per circa cinque minuti, filtrare e bere. Con la Matricaria si ottiene un gusto più dolce e delicato, mentre la camomilla romana è più amarognola. Con l’infuso di camomilla si possono anche preparare degli impacchi imbevendo una garza sterile nell’infuso tiepido. Gli impacchi di camomilla possono essere applicati sugli occhi, in caso di congiuntivite o rossori, sulla pelle irritata o sulle ferite per favorirne la cicatrizzazione. Infine, l’infuso di camomilla può essere utilizzato per fare gargarismi, in caso di infiammazioni del cavo orale, o per fare fumenti contro i sintomi del raffreddore. Questi vapori aiutano anche a purificare la pelle del viso.

 

L'altra classe di sostanze, solubili in olio, concorrono alla formazione di un olio essenziale ricavato dalla distillazione a vapore dei fiori; questo olio va diluito in un olio vettore (come olio di cocco, di mandorle o di jojoba) prima dell’applicazione topica, per evitare irritazioni cutanee. Esso ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie e lenitive utili per trattare irritazioni cutanee, eczemi e dermatiti, bruciature lievi e scottature solari, dolori muscolari e articolari. L’olio di camomilla può anche essere utilizzato in un diffusore d’aromi per creare un ambiente rilassante o aggiunto all’acqua del bagno per un’esperienza calmante e rigenerante. Grazie alle sue proprietà lenitive la camomilla è ampiamente utilizzata in campo cosmetico per la preparazione di gel doccia, saponi, shampoo e balsami, lozioni e creme corpo, prodotti per il viso e per la cura delle labbra.

 

La camomilla ha sempre avuto un ruolo di rilievo anche nelle tradizioni popolari e nei rituali magici e così molte leggende si intrecciano al suo inconfondibile profumo. In molte culture, si credeva che i fiori di camomilla possedessero poteri protettivi per cui venivano sparsi intorno alle case o bruciati nel focolare per tenere lontani gli spiriti maligni. C’è chi si lavava le mani in acqua di camomilla, sicuro che portasse fortuna e c’è chi nascondeva un suo fiore nella tasca della camicia perché confidava negli incantesimi d’amore. Le giovani donne alla ricerca di amore e felicità, intrecciavano corone di camomilla da indossare durante le feste di primavera, confidando nel potere della pianta per realizzare i loro desideri romantici.

 

Ma per la camomilla il confine tra erba curativa ed erba aromatica è molto sottile e ci sono risvolti intriganti per l'uso di cucina di questa pianta che sa essere un prezioso aroma da utilizzare in molte ricette con effetti piacevoli e sorprendenti. Con la camomilla si possono aromatizzare confetture, caramelle, gelati e  liquori, come per esempio il vermouth. 

 

In conclusione, la camomilla non è solo una pianta dai molteplici usi terapeutici, ma è anche un simbolo culturale ricco di storia e significato, le cui radici affondano profonde nel tessuto delle tradizioni popolari. Che si tratti di un infuso rilassante o di un rituale magico, la camomilla continua a essere una presenza rassicurante e benefica nelle nostre vite, un ponte tra il passato e il presente, tra il corpo e lo spirito.

 


Pubblicato il 27 maggio 2025