La parola al nutrizionista

Anziani si, ma con gusto!

E’ generalmente riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale l’importanza di un’alimentazione sana, corretta e bilanciata nella prevenzione delle malattie e nel mantenimento di un buono stato di salute.

Questa regola vale per tutte le età, ma diventa estremamente importante rispettarla nell’età anziana. Il modo con il quale ci si è alimentati nell’età giovanile e matura incide su come si arriva alla terza età, così come l’alimentazione della senescenza condiziona la qualità di vita della longevità. In particolare con il passare degli anni la capacità di digerire e tollerare grandi pasti spesso diminuisce: per una razionale distribuzione del cibo nell’arco della giornata è necessario quindi prevedere tre pasti principali e due spuntini.

 

Per l’anziano in pensione ed in generale non gravato da impegni pressanti, è più facile rispettare quella regolarità che è il fondamento di una sana alimentazione. Egli potrà, senza essere pressato da orari, consumare tranquillamente una prima colazione a base di latte, pane, biscotti, marmellata, prodotti energetici che servono ad affrontare con grinta la giornata. A metà mattina, potrà poi fare un piccolo spuntino a base di frutta o yogurt che gli permetterà di arrivare all’ora di pranzo senza languori o crisi ipoglicemiche. La merenda del pomeriggio è fondamentale in quanto evita di avere una cena troppo pesante che appesantisca il riposo notturno, spesso già difficile in età senile.

 

Oltre a combinare ed a distribuire con equilibrio gli alimenti, è importante preparare le pietanze secondo i gusti e servirle in modo che la tavola sia attraente: il mangiare non deve essere solo una funzione biologica ma un piacere quotidiano. Il momento del pasto deve essere sempre, se non ancora di più, un’occasione per assaporare i piaceri sani e genuini, stimolando il gusto e l’olfatto.

 


Pubblicato il 01 marzo 2017