La parola al nutrizionista

Arrivano le grandi abbuffate: attenti allo stomaco!

Natale, tempo di feste, cenoni, interminabili riunioni di famiglia: ma lo stomaco come reagisce? Le grandi abbuffate natalizie rischiano di mettere a dura prova il nostro stomaco ed infatti a soffrire di disturbi digestivi in questo periodo è un italiano su tre

Eppure, in molti casi basterebbe un comportamento più attento per evitare indigestioni, pesantezza e bruciori di stomaco. Ecco alcune semplici regole per non trasformare pranzi e cene natalizi in un mix esplosivo.

Prendiamocela con calma: per non sovraffaticare lo stomaco gustiamoci le pietanze masticando lentamente e concedendoci una breve pausa tra una portata e l’altra. Ma non dimentichiamo che uno dei fattori scatenanti dei bruciori di stomaco è la tensione emotiva, lo stress, infatti, secondo gli esperti, in cima alla lista dei nemici dello stomaco ci sono proprio i litigi in famiglia, responsabili della comparsa del reflusso nel 54% dei casi. Quindi evitiamo di trasformare le riunioni di famiglia in teatri di “guerra” e di far diventare l’atmosfera natalizia da sognante a belligerante.

Evitiamo di fumare a tavola: non solo il fumo fa male ai polmoni (nostri e di chi ci sta attorno), ma rilassa i muscoli della valvola che c'è tra stomaco ed esofago impedendone la tenuta e facilitando la risalita di cibo e acidi.

Limitiamo le porzioni di cibi che richiedono più tempo per essere digeriti, quali, ad esempio, salumi grassi, formaggi stagionati e cibi fritti. Altri nemici dello stomaco sono le bibite gassate, la cioccolata, i cibi piccanti e speziati, i sottaceti e le salamoie. Anche certe qualità di frutta e verdure natural¬mente acide, quali pomodori e agrumi, possono favorire l’insorgenza della pirosi (acidità gastrica).

Non esagerare con caffè e ammazza - caffè. La caffeina aumenta la produzione di acido nello stomaco mentre l’idea che amari e limoncelli siano dei “digestivi” è falsa: contenendo grandi quantità di zucchero e alcool, i liquori dopo-pasto in realtà sovraccaricano ulteriormente il fegato e ritardano la nostra digestione.

Scordiamoci il divano. Dopo una mangiata colossale capita spesso di sentirsi satolli e privi di energie, ma cerchiamo di non metterci in posizione semisdraiata sulla prima poltrona che troviamo, né tanto meno di coricarci a letto. Torpore e spossatezza sono dovuti al picco glicemico, ovvero al fatto che lo zucchero presente nel sangue in circolo sale vertiginosamente in conseguenza dell’abbondante assunzione di cibo. La sensazione di gonfiore e di tensione addominale, invece, è data dal cibo in transito nello stomaco, ma la postura orizzontale rallenta la digestione e favorisce il reflusso gastroesofageo.

Facciamo quattro passi. Dopo un pasto sostanzioso è preferibile invece svolgere una moderata attività fisica. Una buona passeggiata a ritmo moderato, per quanto possa esser faticosa all’inizio, facilita la digestione e aiuta ad ossigenare i tessuti del nostro organismo. Dopo qualche centinaio di metri ci sentiremo già meglio e più leggeri.

Niente di meglio di una tisana calda per aiutare la digestione, perché rilassa le pareti dello stomaco, rendendolo più capiente e stimolando la secrezione di succhi gastrici. Particolarmente consigliati il tè rosso (rooibos), il tè verde, la liquirizia, l’achillea, il finocchio e la menta piperita.

Ricordiamo però che il sapere come liberarsi dal senso di pesantezza dopo una grande abbuffata non ci autorizza ad esagerare con leggerezza, perché, se è vero che concedersi uno strappo alla regola ogni tanto fa bene allo spirito, è anche vero che i primi ed unici a doversi prendere cura del nostro corpo siamo proprio noi!

 


Pubblicato il 21 dicembre 2016