Il suo nome, Fragaria, dal latino “fragrans”, sembra derivare dalla radice sanscrita- ghra che significherebbe “fragranza”. La fragola veniva consumata sin dall’epoca preistorica ed era particolarmente apprezzata dai Greci e dai Romani, che la gustavano soprattutto durante le festività primaverili in onore di Adone. Fino al XVI secolo le fragole erano considerate come “frasche senza importanza buone solo a divertire i bambini e le donne”; ma poco alla volta i medici iniziarono ad attribuire loro virtù terapeutiche, alcune reali ed altre fantastiche.

Oggigiorno questo frutto è molto presente sulle nostre tavole: le fragole, infatti, possono essere consumate crude, lavate nell’aceto che ne esalta il sapore, semplicemente con l’aggiunta di zucchero e limone, oppure con lo yogurt o con il gelato, con la panna o il liquore, oppure affogate in una fonduta al cioccolato. Vengono molto utilizzate anche per la preparazione di creme, confetture, sciroppi, sorbetti e succhi. Il loro profumo ed il loro delicato sapore le rendono protagoniste di numerose stuzzicanti idee gastronomiche.

Pubblicato il 30 marzo 2017