La parola al nutrizionista

Il Passion Fruit

Il Passion Fruit è il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle Passifloracee, originaria del sud America e coltivata nelle zone subtropicali dell’Australia, della Nuova Zelanda e del Sud Africa.

Viene chiamato anche maracujá (dal portoghese a sua volta derivato dal tupi mara kuya, o dal guaraní mburucuyào) o  “granadilla” (dallo spagnolo perché il suo frutto assomiglia ad un melograno “granada”).

Il termine ‘Passione’ associato al frutto rimanda quasi tutti a pensare al lato amoroso della parola. Ma non è proprio così:  si chiama frutto della passione non per le sue presunte proprietà afrodisiache, quanto per la forma della corolla del fiore che richiamò ai missionari Gesuiti nel 1610 l’immagine della corona di spine indossata da Cristo durante la sua crocifissione.

Questo frutto,  di forma ovale o rotondeggiante e taglia medio - piccola ( diametro  di 6-8 cm e lunghezza di 4 – 9,) è particolarmente profumato. La buccia non è  commestibile, è spessa e robusta, grinzosa a maturazione; la polpa, abbondante, gelatinosa e profumata, di sapore dolce-acidulo e di colore giallo-rosato, contiene numerosi  semi  che, seppur edibili, vengono  solitamente destinati all’alimentazione degli animali o all’estrazione di un olio ampiamente utilizzato nel campo della cosmesi grazie agli enormi benefici che apporta alla pelle per il suo elevato contenuto di antiossidanti che aiutano il nostro organismo a combattere l’invecchiamento cellulare.

La Passiflora è un frutto ricchissimo di fibre e povero di calorie per  cui è particolarmente indicato nelle diete ipocaloriche;  la sua polpa  è composta principalmente da acqua e rappresenta una buona fonte di betacarotene e fibre alimentari; contiene inoltre una discreta quota di altri nutrienti, tra cui ferro, potassio, magnesio, zinco, selenio, vitamina A, Omega 6 ed in minore quantità  Omega3 . Essendo una notevole fonte di sostanze antiossidanti, questo frutto è particolarmente valido per la sua azione di contrasto ai radicali liberi e all’invecchiamento cellulare.

Si tratta, inoltre, di un frutto facile da digerire ed in grado di favorire la motilità e la regolarità intestinale grazie alla presenza di pectina, responsabile anche del suo effetto saziante e della sua azione ritardante sull’assorbimento dei carboidrati; la presenza di mucillagini, inoltre, la rende utile come rimedio contro gastrite e colite.

Questo frutto esotico, che vanta una polpa molto profumata e digeribile, può essere consumato  sia al naturale (tagliato a metà e spolpato con un cucchiaino) che come ingrediente di cocktail, salse, mousse, creme, sorbetti confetture e dolci vari.

E' molto buono mescolato allo yogurt bianco e nei frullati tipicamente esotici; il succo centrifugato, dal profumo intenso e del sapore dolcissimo con una punta di acidulo, è ottimo per aromatizzare risotti,  arrosti di maiale o di pollo, gamberoni e carpaccio. Come salsa può essere usato per condire pesci e frutti di mare. Il sapore forte e particolare del frutto della passione si accompagna bene ad ogni tipo di selvaggina.

 


Pubblicato il 02 agosto 2016