La parola al nutrizionista

L'alimentazione nel periodo delle Feste

Cene di auguri con amici e colleghi, pranzi con i parenti: è bello ritrovarsi a tavola davanti a mille prelibatezze, ma spesso il Natale diventa più uno stress che un piacere, soprattutto se si vogliono rispettare delle buone abitudini alimentari.

Le statistiche confermano che quasi la metà degli italiani (il 46%) ritiene di doversi mettere a dieta dopo le feste, mentre solo il 7% riesce a non esagerare nel periodo delle vacanze invernali. Ingrassare è facile: un pranzo tradizionale completo di tutte le portate arriva (e in qualche caso supera) ad un apporto calorico di circa 1.500-2.000 kcal, mentre con spuntini e merende a base di frutta secca o dolci se ne introducono altre 300-400; se a questo si somma il ridotto consumo energetico dovuto al relax delle feste, si capisce come mai ci si ritrova dopo l’Epifania a dover smaltire un paio di chili di troppo sui nostri fianchi.

 

Il problema non sono solo le calorie in eccesso, ma anche il fatto che si consumano cibi più elaborati e più ricchi di grassi e zuccheri rispetto all'alimentazione quotidiana, cibi che affaticano l'organismo, alterando - seppure temporaneamente - anche il metabolismo. Per uscire indenni dalle abbuffate natalizie non è necessario però rinunciare agli inviti, basta adottare dei piccoli accorgimenti che ci aiutino a limitare i danni. Chi abitualmente segue un'alimentazione equilibrata non corre seri rischi di ingrassare se anche si concede qualche piccola trasgressione; per compensare un pasto eccessivamente abbondante, infatti, è sufficiente mangiare cibi più leggeri per qualche giorno.

 

Sono molto più pericolose per la linea e per la salute, invece, le abbuffate ripetute e i continui snack: meglio eliminare del tutto cioccolatini, dolcetti o salatini da aperitivo ed evitare di mangiare tutti i giorni pandoro o panettone. Evitiamo le diete drastiche o il digiuno sia prima che dopo le feste: non farebbero che peggiorare la situazione di squilibrio dell'organismo. Consumiamo cibi cotti prevalentemente a vapore o sulla piastra, poco conditi e insaporiti con erbe, spezie e olio crudo. Assaggiamo solo un dito di vino a pasto: gli alcolici, consumati anche come aperitivo e gran finale, pesano molto nel calcolo giornaliero, sia calorico, sia digestivo. Limitiamo i salumi e preferiamo la bresaola ed il prosciutto e tutti quelli dove è possibile separare la parte grassa; sarebbe preferibile sostituirli con un più leggero menù di pesce (crostacei e molluschi), ma evitando il salmone che ha il 30% di grasso.

 

Se possibile consumiamo le verdure all’inizio del pasto, perché aiutano a sentirsi più sazi ed a ridurre le porzioni dei piatti successivi. I cibi sottolio sono una vera e propria "bomba": meglio preferire gli alimenti sotto aceto. Sostituiamo al pandoro ed al panettone un sorbetto di frutta; ma se proprio non vogliamo rinunciare al dolce tipico del Natale, evitiamo almeno di cospargerlo con creme o gelato. Niente dieta dunque a Natale e Capodanno, ma solo un po' di buon senso: assaggiamo tutte le portate ma in piccole quantità, alzandoci da tavola con ancora un po' di fame. Se proprio vogliamo esagerare, è preferibile farlo a pranzo, consumando poi a cena qualcosa di leggero, come zuppa di legumi o minestrone ed un piatto di verdura cotta.

 

Per depurare l'organismo dagli eccessi alimentari e alcolici, beviamo, durante la giornata, almeno un litro e mezzo di liquidi: acqua non gassata, the verde, tisane. E' buona abitudine concludere il pomeriggio di Natale non davanti alla televisione, ma con una passeggiata all'aria aperta, che ha sul metabolismo effetti molto positivi, anche se non sarà certo sufficiente a far smaltire le troppe calorie ingerite a tavola.  Evitiamo però uno sforzo fisico troppo intenso, che sottrae sangue allo stomaco ed all’intestino rendendo difficile la digestione: è sufficiente una tranquilla passeggiata di 30 minuti.

 

E infine ricordiamo che il vero spirito delle feste non è mangiare a crepapelle, bensì godersi momenti di serenità e relax in compagnia della propria famiglia e degli amici.

 


Pubblicato il 15 dicembre 2016