La parola al nutrizionista

L'arancia: il frutto del sole in pieno inverno

Sapevate che un adeguato consumo di arance nei mesi invernali può essere un ottimo coadiuvante nella prevenzione degli episodi delle malattie da raffreddamento?

Straordinariamente ricca di qualità organolettiche e di sostanze nutritive e terapeutiche, l’arancia è un alleato ideale per un’alimentazione sana ed equilibrata; per questo il loro consumo non dovrebbe essere limitato a fine pasto ma anche a colazione e negli spuntini. Le arance contengono circa l’87% d’acqua, pochi grassi e proteine, molti minerali come calcio, fosforo, potassio, ferro, selenio e soprattutto diverse vitamine fra cui, oltre alla vitamina C, la A, la B1 e la B2; per questa sua composizione l’arancia apporta solo 34 calorie per 100g di succo.

 

Per chi segue un regime alimentare ipocalorico è consigliabile gustare il frutto intero e non spremuto, perché fornisce una maggior quantità di fibra alimentare che aumenta il senso di sazietà. Succhi e spremute possono però costituire un gradevole intermezzo in diversi momenti della giornata ma, per sfruttarne al massimo i benefici, è importante consumarli subito dopo la preparazione poiché la vitamina C si degrada rapidamente.
Per coprire il fabbisogno di vitamina C giornaliero è sufficiente mangiare una o due arance al giorno, contribuendo così a mantenere efficiente il sistema immunitario: un adeguato consumo di arance nei mesi invernali può essere un ottimo coadiuvante nella prevenzione degli episodi delle malattie da raffreddamento.

 

Grazie alla sua versatilità l’arancia rientra da tempo nelle diverse cucine d’Europa. Al Sud fu usata dapprima con carni, pesci ed in insalate, mentre nei Paesi del Nord per fare dolci e marmellate. Ancor oggi l’arancia è utilizzata in moltissime ricette sia dolci che salate: su gelati, torte, macedonie, budini, ma anche con carni bianche (pollo e tacchino), rosse (vitello e manzo), pesci , su salse e anche sui risotti.

 


Pubblicato il 12 gennaio 2017