La parola al nutrizionista

La ciliegia: frutto del paradiso

Forme tondeggianti, polpa carnosa, sapore dolce, il solo immaginarla fa venire l’acquolina in bocca. Parliamo ovviamente della ciliegia, quel piccolo frutto primaverile che con i suoi colori vivi e brillanti porta sulle nostre tavole il primo segnale dell’approssimarsi dell’estate.

Originaria dell’Asia Minore, la ciliegia è il delizioso frutto di un albero del genere Prunus appartenente alla famiglia delle Rosacee. La pianta è presente nel bacino del Mediterraneo da circa tremila anni. Come molti altri frutti europei, si narra che le sue terre d’origine siano il Medio Oriente e le regioni del Caucaso e dell’Armenia. Oggi la coltivazione del ciliegio è diffusa in tutto il mondo: la maggior parte delle specie si sono diffuse ad Oriente della loro zona d’origine (Asia Centrale), in Cina ed in Giappone dove i ciliegi da fiore sono particolarmente apprezzati per il loro valore ornamentale, ed in Nord America. Il ciliegio selvatico invece, antenato del ciliegio dolce da frutto (Prunus avium), è stata una delle poche specie a svilupparsi ad Occidente del centro d'origine, diffondendosi in gran parte dell'Europa.

 

Definita “Frutto del Paradiso” da un anonimo cantore del passato, la ciliegia, con il suo aspetto accattivante ed il gusto pieno e goloso, è infatti un po’ simbolo del piacere assoluto, della tentazione irresistibile, tanto che, per chi ama il sapore, è impossibile opporsi alla sua tentazione.  Ma questi frutti non sono solo buoni da mangiare, fanno anche bene alla salute. Le ciliegie sono, infatti, molto diuretiche e antiuriche e sono quindi vivamente consigliate per chi intende intraprendere una breve dieta depurativa che aiuta a disintossicare ed eliminare le tossine. Due recenti ricerche condotte negli Stati Uniti hanno scoperto che il consumo di ciliegie favorisce la riduzione di colesterolo nel sangue ed è in grado di combattere attivamente l’insonnia.

 

La ciliegia, oltre ad essere mangiata fresca, è molto utilizzata anche in cucina come base per confetture, come decorazione di torte, ma anche per accompagnare cibi salati. Ad esempio le marasche attenuano i sapori selvatici della cacciagione (lepre in salmì, arrosti di cinghiale, capriolo, fagiano...). Inoltre le ciliegie sono utilizzate per produrre un vino aromatizzato che si accompagna benissimo con i dolci al cioccolato, o si possono mettere sotto spirito, ma per i più golosi basta tuffarle nel cioccolato fondente fuso.

 


Pubblicato il 01 luglio 2016