La parola al nutrizionista

Liquirizia: una vera passione

Quando sentiamo parlare di liquirizia la prima cosa a cui pensiamo sono le caramelle e i dolciumi, ma pochi sanno che questa radice aromatica assume sapori, consistenze e forme completamente diverse nei vari Paesi del mondo.

Il paese con il maggior consumo di liquirizia è l'Olanda: un olandese consuma in media due chili di liquirizia al mese! Nei paesi noridici europei la liquirizia salata è una vera specialità. Questa particolare varietà, amatissima dai locali, ma non spesso apprezzata o detestata dagli stranieri, è di origine fillandese ed è detta salmiakki, liquirizia rossa...è senza liquirizia. La liquirizia rossa è una specialità molto nota negli Stati Uniti, ma diffusa e apprezzata anche in Australia, Nuova Zelanda, Canada, Regno Unito, Germania, Paesi Bassi ed Europa centrale, a dispetto del nome non contiene liquirizia, ma ha solo la forma delle lunghe caramelle a tubi o cordicelle. Veine realizzata con grano, zucchero, sciroppo di mais e con aromi natruali e artificiali di fragola, ciliegia o lampone.

 

In Calabria si produce la cosiddetta “liquirizia cru”, che ha la migliore qualità a livello mondiale; la liquirizia pura di origine calabrese è particolarmente equilibrata nel gusto dolce-amaro per cui può essere utilizzata senza additivi o altre sostanze edulcoranti, mentre la liquirizia prodotta in altri paesi è molto amara. .

 

Nei Paesi Arabi, e in particolare in Egitto e Siria, è molto popolare la erk-sous, una bevanda prodotta dalla radice di liquirizia, dal sapore leggermente dolce e amaro, rinfrescante e dissetante. Mentre il resto del mondo impazzisce per la liquirizia, il Giappone respinge con forza quello che per loro è un sapore insolito, troppo distante dalla loro cucina tradizionale e che per lo più viene associato ad un qualcosa di curativo.

 

Ed in effetti, grazie al suo contenuto di glicirrizina, la liquirizia è digestiva, antinfiammatoria, espettorante, gastroprotettiva e blandamente lassativa: è pertanto indicata contro tosse, mal di gola, catarro e acidità gastrica. Chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue, ma sempre con molta attenzione perché un eccesso di liquirizia può provocare alterazioni dell'equilibrio elettrolitico, con  diminuzione del potassio sanguigno (ipopotassiemia), ritenzione idrica (edemi), diminuzione della diuresi e - nei casi più severi - alterazione della contrattilità muscolare e del ritmo cardiaco.

 

Grazie alle sue proprietà lenitive la liquirizia è molto usata anche in cosmesi nella produzione di creme, bagnoschiuma, shampoo, pomate, oli da massaggio e persino dentifrici. Le radici di liquirizia essiccate sono, inoltre, perfette per realizzare infusi, tè e tisane, da sole o abbinate a foglie di altre piante quali finocchio o menta, oppure con spezie quali zenzero e cannella

 

Tradizionalmente impiegata soprattutto nell'industria dolciaria, oggi la liquirizia è diventata un ingrediente sempre più utilizzato specialmente nell'alta cucina i cui esponenti si cimentano nell'esplorazione di sapori ed abbinamenti sempre nuovi anche nelle pietanze salate. Risotti, pastasciutte, carni bianche, pesci di mare e di fiume, verdure, sono tutte pietanze che arricchite dalla liquirizia diventano espressione di estro, ricercatezza e buon gusto.

 

 


Pubblicato il 07 gennaio 2019