La parola al nutrizionista

Noce di cocco - La gemma dei tropici

La palma da cocco non è solo una pianta tropicale che alta e slanciata si staglia contro un cielo azzurro intenso, crescendo su spiagge bianchissime bagnate da mari cristallini. E’ molto di più… è l’ “albero della vita” … e proprio per questo non si contano le leggende e le storie che la riguardano.

La palma da cocco è una delle dieci piante più importanti del pianeta: si stima che nelle zone tropicali del pianeta, soprattutto del Pacifico e dell’India, più di 400 milioni di persone, il 7% di tutta la popolazione mondiale, si basino sulle noci di cocco come principale o unica fonte alimentare di grassi e proteine. Quindi non sorprende che la palma da cocco venga chiamata “re dei vegetali” o “gemma dei tropici” per la sua utilità e la sua importanza.

 

La palma da cocco è una specie arborea, robusta, capace di raggiungere anche altezze elevate (30/40 metri) e di sopravvivere su terreni sabbiosi in ambienti ostili, con gradi elevati di salinità. Una palma da cocco adulta può fornire mediamente  ogni anno 80-180 frutti che impiegano circa un anno per giungere a completa maturazione; in qualsiasi momento su ogni palma da cocco vi sono diversi stadi di maturazione dei frutti dalla fioritura sino al frutto maturo. La raccolta dei frutti, vista la grande altezza di queste palme, risulta difficoltosa e bisogna essere abili raccoglitori per salire sino a quell’altezza e staccarli dalla pianta.

Le noci di cocco hanno esocarpo (buccia) liscio e sottile generalmente di colore rosso-brunastro, mesocarpo fibroso e leggero a maturità che è strettamente unito all'endocarpo (guscio) legnoso e durissimo il quale presenta alla base 3 pori a minore spessore chiaramente visibili, detti anche "occhi". Il guscio è strettamente aderente al tegumento del seme che racchiude. Questa struttura complessa ha reso la noce di cocco un frutto dagli innumerevoli utilizzi, primo fra tutti quello alimentare che riguarda la parte solida bianca che si trova all’interno.

Questa polpa bianca e gustosa  è composta per il 50% di acqua ed è  ricca di potassio, di vitamine B e C e contiene molti grassi saturi; può essere consumata fresca ma più facilmente si trova in vendita essiccata sotto forma di scaglie o di polvere solubile per produrre il latte di cocco. La polpa di cocco essiccata prende il nome di copra ed è la parte più utilizzata e di maggior valore  del cocco perché è dalla copra che si estraggono l’olio di cocco e la farina di cocco. L'olio ricavato dal cocco ha proprietà antivirali, antibatteriche e antifungine e viene utilizzato  nell'industria cosmetica per la produzione di saponi, schiume e creme da barba, grazie al suo potere schiumogeno; tuttavia il suo uso principale è la preparazione della margarina o burro di cocco, un grasso vegetale ad alto punto di fusione utilizzato in pasticceria come succedaneo del burro.

Il latte di cocco viene ottenuto versando dell’acqua bollente sopra della polpa di cocco sminuzzata che poi viene strizzata;  ha un colore molto simile al latte animale, un sapore dolce che ricorda quello delle mandorle e viene ampiamente usato come aromatizzante nelle cucine di tutto il Sudest asiatico. La crema di cocco deriva dal latte di cocco ed è la sua versione più densa e pastosa impiegata specialmente in India in molte ricette tipiche.

E non è finita: la cavità del seme della noce di cocco ospita al suo interno, quando il frutto è ancora acerbo, un liquido chiaro conosciuto come acuqa di cocco, caratterizzata dalla presenza di sali minerali come il potassio, il magnesio, il calcio e il fosforo, che ne fanno un’utile riserva naturale per il reintegro dei liquidi. Per questo motivo, scorte di noci di cocco venivano frequentemente imbarcate sulle navi a lunga percorrenza. 

E’ una deliziosa bevanda dolce naturale con un basso contenuto energetico, molto apprezzata negli Stati Uniti ma che inizia ad essere scoperta anche in Italia. Ma il cocco trova un particolare impiego nella cucina asiatica, indiana, africana, indonesiana e sudamericana, dove sono numerosi i piatti salati che impiegano il cocco in abbinamento a riso, carne o pesce, mentre in Europa se ne fa un ampio uso nei dolci, spesso insieme al cioccolato. In Thailandia si impiega solitamente per preparare una particolare insalata di frutta esotica.

 

E’ sacra in India dove la noce di cocco viene conservata nei templi come dea della fecondità donata alle donne che desiderano avere un figlio. Nelle Filippine si narra che il genere umano ebbe origine da due noci di cocco gettate dal mare su un lido roccioso. Da una di queste nacque il primo uomo Lalaqui mentre l’altra diede origine alla prima donna Baye. E infine la poetica  credenza polinesiana  che la noce di cocco per germogliare abbia bisogno di udire il rumore del mare e il suono di voci umane.


Pubblicato il 30 giugno 2021