La parola al nutrizionista

Parliamo di mirtilli neri...

Sapevate che i mirtilli neri sono conosciuti ed utilizzati da tempo non solo in campo alimentare ma anche nella farmacopea popolare? Scopriamone le proprietà!

Le bacche del mirtillo nero europeo sono ricche di antiossidanti (tannini, antociani, caroteni), di zuccheri, vitamine (C, B e P) e di acidi organici. Per le loro eccellenti qualità organolettiche e l’elevato valore dietetico-alimentare, le bacche possono essere consumate fresche tal quali o in vari dessert.

 

Sia freschi che surgelati si prestano bene alla preparazione di confetture, dolci e gelati. L’industria alimentare li trasforma in gelatine, sciroppi, liquori, distillati, estratti aromatici, caramelle e bevande e ne valorizza con molteplici impieghi il succo fortemente colorante e dall’inconfondibile aroma.

 

I mirtilli neri sono conosciuti da tempo non solo in campo alimentare, ma anche nella farmacopea popolare. Dioscoride, farmacista e botanico greco conosciuto per il completo erbario redatto nel I sec d.C. (De Materia Medica), consigliava di utilizzare i mirtilli contro la dissenteria. Nel Medioevo venivano descritte ed applicate le proprietà astringenti, toniche e depurative delle foglie e dei frutti. Secondo la medicina popolare i mirtilli aiutano a curare coliti e dissenteria e vengono consigliati per le virtù dissetanti e battericide delle bacche. Oggi in campo fitoterapeutico ed erboristico sono valorizzate le caratteristiche ipoglicemizzanti degli estratti delle foglie e l’azione antisettica, astringente ed antiossidante delle bacche.

 

Gli estratti di mirtillo, grazie al loro contenuto di mirtillina, acuiscono la visibilità notturna, aumentano la resistenza capillare rinforzando i capillari della retina ed i capillari del corpo (con chiaro benefico in caso di couperose e vene varicose). Gli estratti hanno, inoltre, proprietà antinfiammatoria, antiulcera e antisclerotica.

 


Pubblicato il 01 marzo 2017