La parola al nutrizionista

Pompelmo: frutto ricco dalla buccia ai semi

Questo frutto è un vero concentrato di virtù, e di esso si utilizza ogni parte, anche se viene consumato principalmente spremuto per ricavarne il succo.

Il Citrus Paradisi,  meglio conosciuto come pompelmo, è un agrume dalla storia molto antica e particolare. Le sue origini  non sono certe: alcuni sostengono che, come tutti gli agrumi, provenga dall’Estremo Oriente e  sia giunto in Europa attraverso la Via della Seta  prima della scoperta dell’America; altri sostengono invece che sia nato tra i Caraibi e la Florida.

Si suppone sia un antico ibrido, probabilmente il risultato di un incrocio tra l'arancio dolce e il pomelo,

del quale conserva  tutto il gusto e la succosità, mentre dall’arancio ha ereditato il minor volume e la forma rotondeggiante dei frutti. Esistono sul mercato molte varietà di pompelmo, ma una in particolare sta assumendo una certa importanza. Si tratta del pompelmo rosa, la cui colorazione deriva da una mutazione spontanea del pompelmo giallo osservata in Texas nel 1929 e poi stabilizzata e ulteriormente modificata dai coltivatori: il frutto sta diventando sempre più colorato e sempre più dolce, e la buccia si sta assottigliando.

 

Ma forse ancora oggi di pompelmo non se ne mangia abbastanza, perché  ha un  retrogusto amarognolo che non lo rende gradito a tutti i palati.  Eppure questo frutto è un vero concentrato di  virtù, e di esso  si utilizza ogni parte, anche se viene consumato principalmente spremuto per ricavarne il succo. Dalla buccia del pompelmo si  estraggono  oli essenziali energizzanti e tonificanti,  oltre ad una fibra alimentare solubile, mentre semi e  polpa, ottenuti come sottoprodotti industriali della spremitura, vengono normalmente venduti come mangimi per bestiame. Per quanto riguarda i semi, ad essi vengono attribuite straordinarie proprietà antibatteriche ed antimicotiche che non sono tuttavia dimostrate.

 

La  regolare assunzione del pompelmo può essere benefica per il sistema immunitario in quanto il frutto è ricco di vitamina C; stimola la secrezione dei succhi gastrici ed aumenta la motilità intestinale a tutto beneficio della digestione e questo grazie ad un buon contenuto di pectina, un tipo di fibra insolubile che aiuta a proteggere la mucosa del colon e contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. L’acido citrico presente nel pompelmo può essere efficace nel prevenire la formazione dei calcoli renali, mentre sostanze quali vitamina A,   beta-carotene, licopene,  luteina svolgono un ruolo molto importante per la salute dei nostri occhi.

 

Il consumo di questo agrume contribuisce alla perdita di peso perché attiva il metabolismo e, grazie al buon contenuto di fibre e di acqua, aumenta il senso di sazietà in modo naturale e favorisce la diuresi.

 

Se sono fuori discussione le numerose proprietà benefiche del pompelmo è necessario sottolinearne anche le possibili controindicazioni. Se si sta portando avanti una terapia medica o si sta assumendo un qualsiasi medicinale, è fondamentale chiedere un parere medico prima di assumere pompelmo o succo di pompelmo, perchè questo agrume contiene delle sostanze che inibiscono l’attività di alcuni enzimi responsabili, a livello epatico, della metabolizzazione dei farmaci, andando quindi ad aumentarne la biodisponibilità.  Tra questi i farmaci a base di statine per abbassare il colesterolo, alcuni sedativi, i calcio-antagonisti usati per la cura della pressione alta, molti farmaci utilizzati in chemioterapia e alcuni antibiotici. La rallentata metabolizzazione di questi farmaci causata dal pompelmo ne comporterebbe un accumulo estremamente pericoloso con effetti collaterali non indifferenti.

 

Vediamo ora come  il pompelmo possa trasformare il suo apparente difetto “amaro” in un piacere per il palato. A parte l’impiego per bevande o cocktails  e nel settore dei dolci, per la produzione sia di raffinate mousse che di marmellate, torte e sorbetti,  si può utilizzare questo agrume in molte ricette salate per imparare a gustarlo sotto nuovi punti di vista. Il pompelmo si utilizza soprattutto per la preparazione di fresche insalate, dove gli spicchi, pelati a vivo, incontrano piacevolmente il sedano,  i finocchi e l’avocado. Ma spesso si ignora il suo ottimo rapporto anche con pesci e carni. Si sposa con i frutti di mare, i crostacei , il pesce azzurro, il pesce spada affumicato, mentre per il pollo può essere usato sia sotto forma di marinatura (usando quindi il succo) sia grattugiandone la scorza. Un inconsueto ma ottimo abbinamento si ha con la bresaola o con formaggi morbidi spalmabili, ed infine il pompelmo rosa – più dolce di quello giallo – si rivela un eccellente ingrediente da risotto, ben mantecato con burro e formaggio per smorzarne la nota amara.


Pubblicato il 13 febbraio 2020