La parola al nutrizionista

Pranzo fuori casa? Ecco come non eccedere!

Con i tempi che corrono, oggi è quasi impossibile pranzare tranquilli in casa se non nel fine settimana, infatti, sono sempre di più gli italiani costretti a mangiare fuori casa per lavoro o per studio.

E così dal manager all’operaio, allo studente, tutti si ritrovano ad affollare mense, bar e fast-food; per questo il rischio di commettere qualche errore dietetico è dietro l’angolo. Mangiando tutti i giorni fuori casa, la sana dieta mediterranea lascia spesso il posto a scelte poco salutari che si concentrano su cibi dall’eccessivo contenuto calorico, con una distribuzione scorretta dei nutrienti necessari nell’arco della giornata. Il pasto di metà giornata dovrebbe essere leggero, preferibilmente a base di carboidrati, con pochi grassi, e assolutamente senza alcool. Un pranzo pesante, infatti, rischia di rendere la digestione laboriosa provocando sonnolenza, gonfiore addominale e bruciore di stomaco; il tutto si traduce in scarsa produttività ed in una riduzione della qualità del lavoro.

 

Innanzitutto il segreto per non arrivare all’ora di pranzo affamati e pronti a divorare qualsiasi cosa sta nel non incorrere nell’insana abitudine di saltare la prima colazione. Ma vediamo a come scegliere il pranzo in modo sano: per cominciare evitiamo i panini imbottiti con alimenti caloricamente “pesanti”, come salumi grassi, formaggi e salse varie, privilegiando invece quelli semplici e più leggeri, ad esempio con verdure e carne magra (arrosto di tacchino, bresaola o prosciutto crudo sgrassato) o la classica caprese. Un tramezzino? Attenzione, tendenzialmente a parità di calorie sazia di meno. Per contenere le calorie è importante anche scegliere il pane giusto: focacce e pani speciali (ad esempio all’olio o al latte) sono decisamente più energetici del pane semplice.

 

Volendo andare sul salutistico la verdura, cruda o cotta, magari con pezzetti di carne e formaggio, va benissimo, ma bisogna però fare attenzione alle famose “insalatone”. Queste, infatti, spesso contengono, oltre alla verdura, molti altri ingredienti (ad esempio wurstel, formaggio, prosciutto, uova, tonno e mozzarella) e condimenti molto grassi (come salse e maionese) che le trasformano in realtà in vere e proprie bombe caloriche.

 

Preferite la pizza al panino? La pizza è di per sé un alimento completo e sano, ma anche qui è importante scegliere i tipi semplici: una bresaola e rucola, una margherita o con le verdure alla griglia.
Se trascorrete la pausa pranzo al ristorante, optate per un primo semplice (pasta con pomodoro e basilico, o un risottino) oppure per un secondo leggero (carne o pesce cucinati ai ferri o al vapore da condire con un filo d’olio d’oliva) con verdure abbondanti. Concludete il pasto con frutta di stagione.

 

La pausa pranzo, come tante abitudini, sta cambiando volto per dare delle risposte più attinenti ai disagi che viviamo, quello economico in primis. Come risparmiare allora? Si può tornare alla intramontabile, vecchia cara “schiscetta”, magari se il tempo lo permette consumata piacevolmente al parco con i colleghi di lavoro. La pausa pranzo, infatti, è anche l’occasione per evadere, parlare di “sè”, staccare mentalmente dal lavoro e rigenerare lo spirito ed i neuroni.

 

 


Pubblicato il 22 novembre 2016