La parola al nutrizionista

Primavera: occhio alle allergie!

Con il ritorno della bella stagione molte persone cominciano a starnutire a causa dell’allergia. Ma cos’è “l’allergia”?

Essa è una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario verso agenti estranei (detti allergeni), normalmente innocui, che vengono erroneamente percepiti come una minaccia. In questa stagione gli allergeni più diffusi sono i pollini, ossia dei minuscoli granellini, invisibili a occhio nudo, che vengono prodotti dalle piante a scopo riproduttivo. I pollini che inducono allergia sono quelli trasportati dal vento, per lo più quelli delle graminacee selvatiche come la gramigna, mentre le graminacee coltivate come frumento, segale e orzo, raramente provocano allergie respiratorie.

Pollini allergizzanti vengono prodotti anche da alberi come l’olivo, il faggio, la betulla, il nocciolo e il cipresso, e da piante erbacee come la parietaria, l’artemisia, l’ambrosia e la piantaggine. La primavera è la stagione in cui la concentrazione aerea di pollini (misurata in numero di grani di polline per metro cubo d’aria) è più alta, e perciò è la stagione in cui le allergie raggiungono il culmine, anche se la stagionalità varia da regione e regione a seconda della latitudine e della vegetazione locale.  Negli ultimi anni si è osservato tuttavia un netto aumento delle pollinosi precoci (che si manifestano nel periodo gennaio – aprile) e di quelle da specie erbacee a fioritura estiva (es. parietaria, ambrosia). L’allergia al polline del cipresso può addirittura manifestarsi già nel mese di dicembre ed i sintomi possono essere facilmente confusi con quelli provocati dai virus respiratori presenti nel periodo invernale.

Quali sono i sintomi dell’allergia?

I sintomi più comuni sono:
- Le riniti: una serie di starnuti, anche 10-20 consecutivi, spesso accompagnati da prurito o da bruciore del naso. A questi si associa l’arrossamento degli occhi, la sensazione di naso chiuso ed un’abbondante secrezione di muco, in genere acquoso. La durata della singola crisi può essere brevissima o può prolungarsi per ore;
- L’asma: causata dal restringimento delle vie aeree verso i polmoni e caratterizzata da mancanza di respiro, da sensazione di soffocamento, di bisogno d’aria, da respiro sibilante, a volte da tosse. La crisi può durare pochi minuti, ore, o, raramente alcuni giorni.
- La pollinosi o febbre da fieno: la più frequente malattia allergica, nota fin dal V secolo a.C., che comprende varie manifestazioni stagionali, soprattutto a carico del naso, degli occhi o dei bronchi.
- La sindrome orale allergia: un’irritazione delle labbra e della bocca.

 


Pubblicato il 01 aprile 2016