La parola al nutrizionista

Rimettiamoci a nuovo con le erbe di primavera!

Insalata, tarassaco, songino, ortica...la natura ci aiuta a liberarci dal gonfiore e dalle tossine accumulate in inverno.

L’arrivo della primavera non porta solo il risveglio della natura dal lungo sonno invernale, ma anche il bisogno del nostro corpo di rinascere e di liberarsi dal gonfiore e dalle tossine accumulate in mesi di eccessi alimentari e di scarsa attività fisica. Fortunatamente la natura ci da una mano offrendoci moltissimi alimenti perfetti per rimetterci a nuovo e per darci quella sferzata di energia necessaria per affrontare i primi caldi. Scopriamole insieme!

L’ insalata è molto utile al nostro corpo in quanto contiene fibre non digeribili che arrivano direttamente nell’intestino facilitandone le funzioni e che sono utili nella dieta dimagrante perché rallentano l’assorbimento degli zuccheri. L’insalata è, inoltre, una fonte di vitamine e più precisamente di quelle antiossidanti (A, C ed E) che proteggono le cellule dall’invecchiamento. Le proprietà dell’insalata non finiscono qui: come tutte le verdure, è ricca di Sali minerali, soprattutto potassio, che contrasta la ritenzione idrica, di rame, di zinco e di selenio.

Il tarassaco o “dente di leone” è molto apprezzato oltre che per le sue proprietà diuretiche, per le sue proprietà antinfiammatorie, purificanti e disintossicanti del fegato. Quest’erbetta è forse la più conosciuta ed apprezzata sulle tavole primaverili contadine, dove viene consumata in insalata con le uova sode o cucinata con un dado di pancetta o di lardo.

I germogli del luppolo hanno effetti depurativi, purificatori del sangue e delle funzioni epatiche. In particolare con questi germogli si possono preparare delle ottime tisane e decotti dalle proprietà calmanti e sedative. In cucina si prestano molto bene nella classica frittata, nel risotto o anche da soli conditi con un po’ di burro fuso.

Il songino possiede nutrienti importanti che lo rendono un vero toccasana. Tra le proprietà benefiche riconosciute a questo alimento abbiamo: la prevenzione dell’anemia e dell’arteriosclerosi, un effetto stimolante delle attività del fegato, dei reni e dell’intestino oltre ad un’azione lassativa. Queste foglie hanno sempre trovato largo uso nella cucina tradizionale sia crude in insalata, che cotte assieme ad altre erbe o verdure.

L’ortica ha proprietà antianemiche, depurative, tonificanti, ricostituenti e diuretiche. E’ molto utile nei casi di infiammazione intestinale per le sue proprietà antinfiammatorie. Da sempre è una grossa risorsa della cucina contadina dove viene utilizzata come ingrediente per risotti, minestre e gnocchi.
Si possono raccogliere persino i germogli di pungitopo che nascono alla base della pianta stessa; hanno un sapore leggermente amaro e sono famosi per il risotto che con essi si può preparare, e per l’abbinamento alle uova sode come accade per gli asparagi.

Gli strigoli sono i germogli della Silene vulgaris, meglio nota come Sciupetin (per via dei fiori che, se schiacciati, scoppiettano); che in primavera presentano un fogliame verde-bluastro e un po’ carnoso. L’uso che se ne fa in cucina è strettamente legato al “risotto di carletti”, ma si possono gustare anche cotti assieme ad altre erbette selvatiche.

Alle erbe di primavera è dedicata nel mese di giugno una festa a Forni di Sopra (UD) un’occasione imperdibile per chi, ad un soggiorno in luoghi alpini intatti e selvaggi, vuole abbinare la riscoperta di semplici e genuine specialità.

 


Pubblicato il 01 marzo 2016