The word from the nutritionist
Coltiviamo il nostro benessere sul balcone
Sta per arrivare la bella stagione, cresce la voglia di stare all'aria aperta a contatto della natura, incanalando le proprie energie in una qualche attività fisica. Forse non ci si pensa ma anche coltivare la terra e curare le piante sono a tutti gli effetti delle attività fisiche, di quelle che in qualche modo ci riconciliano con la vita e con la natura e ci aiutano a trovare sollievo dai problemi della sfera psichica.
Nel 19simo secolo, Benjamin Rush, considerato il padre della psichiatria americana dichiarò che prendersi cura delle piante aveva un effetto curativo sulle persone con problemi mentali e questa affermazione è oggi confermata da numerose ricerche che hanno indagato sul rapporto tra natura e riduzione dello stress e della depressione.
Anche nelle case di città si può trovare lo spazio per coltivare piante commestibili ed erbe aromatiche, dal semplice davanzale, al balcone fino, per i più fortunati, al grande terrazzo. Creare un orto urbano è più semplice di quanto si possa immaginare e le soddisfazioni che se ne ricavano sono davvero tante. Per riuscire in questa impresa, però, bisogna saper scegliere le piante giuste e i giusti accorgimenti per coltivarle. Ma oggigiorno questo non è un problema: sul web si trova di tutto e di più.
Ciò che davvero conta è saper godere appieno di questa esperienza green che ci permette di deliziare tutti e cinque i sensi. Nell’orto, piccolo o grande che sia, troviamo una sinfonia di infinite sfumature di verde che ci riempiono gli occhi, ma anche il giallo sgargiante dei fiori giganti di zucchina, il blu dei piccoli fiori della borragine e il tripudio multicolore dei frutti di pomodori e peperoncini.
I profumi forse non sono quelli di un giardino in fiore, ma l’odore inconfondibile della terra bagnata è qualcosa di ancestrale che ci riporta alla mente gli odori dell’infanzia, è l’odore della primavera stessa. E le erbe aromatiche, poi, non hanno nulla da invidiare ai fiori più blasonati.
L’orto stimola anche il tatto perché tocchiamo le foglie, che possono essere liscie, ruvide, bollose o pelose, raccogliamo i frutti, lisci come seta o pelosi e pungenti, togliamo la terra morbida e umida.
E l'udito? Certo in città i rumori non sono quelli della campagna, dove uccelli, insetti e acqua compongono melodie che sono un vero e proprio toccasana per le nostre orecchie. Sul terrazzo dobbiamo fare un esercizio di concentrazione per imparare a distinguere i suoni della natura attraverso un sottofondo di suoni antropici: rondini, storni, merli, passeri sono presenze normali negli ambienti urbani e i loro gridi riempiono il cielo, aggiungendosi al rumore delle foglie dei viali alberati, all’abbaiare di un cane e magari al rumore dell’acqua di una fontana.
E naturalmente, il gusto: la sontuosa conclusione di un percorso che, dal semino o dall’esile pianticella ci porta, con mille trepidazioni, alla raccolta di foglie, fiori e frutti da portare in tavola con orgoglio.
Published 01 April 2022