La parola al nutrizionista

La pianta della resilienza naturale

In Siberia, l’ eleuterococco è noto come “radice della taiga” e le popolazioni locali lo usano da secoli come rimedio tonico, che permette loro di adattarsi meglio alle proibitive condizioni climatiche e migliorare la resistenza fisica alle sfide poste da quegli ambienti estremi.

L'eleuterococco è un arbusto che cresce spontaneo nella taiga, soprattutto in Mongolia e Siberia. ll suo nome scientifico (Eleutherococcus senticosus) deriva dal greco: “eleuthero” (che significa “libero” riferito alla sua crescita spontanea), “coccus” (che si riferisce ai frutti rotondi) e  “senticosus” (che indica la presenza di spine).

 

Questa pianta è stata scoperta negli anni ‘40 dallo studioso Brekham, che iniziò una serie di ricerche per un’alternativa al ginseng (Panax Ginseng). Scoprì che l’ eleuterococco offriva molti dei benefici del ben più famoso ginseng e per questo fu chiamato  “ginseng siberiano”; da lì partirono successivi studi, sia di scienziati sovietici sia di scienziati cinesi, che dimostrarono che l’eleuterococco non rappresenta un surrogato del ginseng ma è bensì una pianta dalle proprietà peculiari e anche superiori al ginseng stesso.

 

In Siberia, l’ eleuterococco è noto come “radice della taiga” e le popolazioni locali lo usano da secoli come rimedio tonico, che permette loro di adattarsi meglio alle proibitive condizioni climatiche e migliorare la resistenza fisica alle sfide poste da quegli ambienti estremi. L'eleuterococco, infatti,  rientra nella categoria delle piante ad azione adattogena e antifatica: in pratica è capace di aumentare la resistenza e le difese dell'organismo ai fattori di stress, contrastando l'affaticamento psico-fisico generale. I principi attivi dell'eleuterococco sono concentrati nella sua radice, ma non è stato possibile attribuire l'azione adattogena ad un singolo composto; pertanto, come spesso accade nell'ambito fitoterapeutico, tale azione è di natura sinergica ed è attribuita all'intero fitocomplesso.

 

Questo rimedio è un forte tonico per l’organismo, in grado di stimolare il metabolismo a funzionare al meglio, migliorando così la prestazione fisica e aumentando l’energia vitale, il tutto senza creare stati di agitazione o nervosismo. Ed è proprio per questo che l’eleuterococco  viene particolarmente consigliato alle donne, che spesso sono la categoria più soggetta ad astenia, stanchezza o stati di ansia; un tonico come il ginseng potrebbe aumentare la tensione nervosa e dare inquietudine, mentre l’eleuterococco è più leggero e delicato quindi più indicato per l’organismo femminile. Grazie al suo potere defaticante, l’eleuterococco si rivela particolarmente utile anche a ritrovare la concentrazione sul lavoro o per lo studio, specialmente nei periodi più intensi e stressanti. Sempre grazie alle sue proprietà tonificanti, l’eleuterococco può essere considerato un antidepressivo naturale: il fatto di sentirsi maggiormente carichi di energia ha indubbiamente un effetto positivo anche sull’umore. Questa pianta contiene molti polisaccaridi che le donano proprietà immunomodulanti ovvero la capacità di agire positivamente sulle difese del nostro organismo: ottimo quindi per chi vuole prevenire influenze e raffreddori.

 

L’eleuterococco è riportato nella Farmacopea ufficiale russa, e la produzione dei suoi estratti, nel paese, è supervisionata dal Ministero della Sanità. Le preparazioni a base di eleuterococco divennero popolari in Russia verso il 1950, come sostituti meno costosi del ginseng, e sono state ampiamente utilizzate da atleti olimpici, astronauti e soldati, per migliorare le prestazioni fisiche e la resistenza a sforzi estremi. La ricerca occidentale registra risultati a volte contrastanti sull’ eleuterococco e smentisce in parte le conclusioni scientifiche troppo ottimiste attribuite alla pianta dagli studi sovietici sul miglioramento della performance e della resistenza fisica nell’uomo. Tuttavia uno studio del 1986, condotto dall’ Istituto delle Scienze per la Salute e lo Sport dell'Università di Tsukuba, in Giappone, ha dimostrato che l' eleuterococco migliora l'utilizzazione dell'ossigeno nei muscoli sotto sforzo.

 

In commercio troviamo l’eleuterococco disponibile sotto diverse forme: estratti secchi, tintura madre, gocce, tisane, granuli omeopatici, da solo o anche associato ad altre piante per ottenere effetti sinergici. Bisogna aspettare almeno un paio di settimane prima di vedere gli effetti dell’assunzione di un integratore di eleuterococco ma è circa dopo un mese che si possono valutare al meglio i risultati. L'eleuterococco dovrebbe essere impiegato con cautela dai soggetti ipertesi, dai diabetici e da chi soffre di insonnia. Prima di assumere integratori di eleuterococco bisogna valutarne la fattibilità e la sicurezza con il proprio medico. Tra gli effetti collaterali dell’eleuterococco ricordiamo la possibile comparsa di mal di testa, irritabilità e insonnia ma sono rari e si presentano soprattutto in caso di sovradosaggio.
 


Pubblicato il 06 maggio 2025