Il polline d’api ha una consistenza morbida e malleabile, ed un profumo dolce ed aromatico, quasi floreale, che richiama per certi versi quello del miele grezzo. Il colore è variabile, anche se di solito assume le diverse tonalità del giallo; alcuni pollini possono essere tuttavia di colore aranciato, violetto, blu, a seconda delle specie vegetali dalle quali provengono. Il polline fresco è molto umido quindi a temperatura ambiente tende ad ammuffire. Per poterlo conservare occorre quindi essiccarlo, con raggi infrarossi oppure con  una corrente di aria calda. Il polline seccato e ripulito deve essere poi conservato in recipienti a chiusura ermetica.  In alternativa il polline può essere surgelato, ed in questo modo si conservano più a lungo  le sue proprietà nutrizionali ed organolettiche. 

Il polline viene commercializzato tal quale oppure può  essere utilizzato per preparare compresse, tavolette o capsule da assumere per via orale. Dal momento che il polline  non ha un sapore particolarmente invitante esiste anche un polline d’api finemente tritato, che può essere addizionato a diversi tipi di cibi o bevande, sia calde che fredde. Il polline è molto ricco di proteine (utile per questo a integrare la dieta di vegetariani e vegani) e aminoacidi, oltre a minerali, oligoelementi e vitamine. Inoltre pochi grammi di polline al giorno possono fornirci un’ottima quantità di antiossidanti. Grazie alle sue proprietà energetiche e rivitalizzanti, il polline aiuta il benessere fisico durante i cambi di stagione combattendo la stanchezza, aumentando la vitalità, ma anche stimolando il sistema immunitario e migliorando la digestione. Esso tuttavia ha anche delle controindicazioni: in persone predisposte può provocare reazioni allergiche quali prurito, arrossamenti, problemi respiratori, gonfiore della lingua o vomito. Se assumete polline d’api per la prima volta, il consiglio è quindi di iniziare con una dose bassa (la punta di un cucchiaino), da masticare molto bene, anche per facilitarne la digestione.

La pappa o gelatina reale è una secrezione prodotta da particolari ghiandole delle api nutrici ( quelle cioè tra il 5° e il 14° giorno di vita adulta); essa  è un alimento somministrato a tutte le giovani larve fino al terzo giorno di vita e in seguito riservato soltanto a quelle che dovranno diventare  api regine, mentre le altre (futuri maschi e operaie) riceveranno una mescolanza di miele e polline. Si tratta di una sostanza di natura proteica, di color giallo chiaro, dall’odore caratteristico e dal sapore acidulo-zuccherino. Costituisce, uno dei prodotti più pregiati dell'apicoltura;  essa viene prodotta stimolando le famiglie di Apis mellifera in arnie a favi mobili a produrre celle reali, dove viene poi raccolta quando le larve hanno all'incirca tre/quattro giorni di età. Un alveare ben condotto può produrre, nei cinque-sei mesi della stagione estiva, circa 500g di prodotto che, essendo facilmente deperibile, deve immediatamente essere messo in un contenitore freddo e a bassa umidità.

Essa si assume per via orale, a stomaco vuoto, preferibilmente 15-30 minuti prima della colazione. Si può acquistare fresca o liofilizzata. quella fresca va conservata in frigo e dura fino a 1 anno mentre quella liofilizzata si può conservare anche per un periodo più lungo. La dose è di circa 0.5-1 g a seconda che si tratti di bambini o adulti, sciolta sotto la lingua per ottenere un maggior beneficio perché le ghiandole sublinguali ne favoriscono l’assorbimento senza l’intervento dei succhi gastrici che potrebbero limitarne l’effetto positivo. E’ consigliabile l’utilizzo 2-3 volte l’anno per periodi di 20-30 giorni. La pappa reale non ha controindicazioni, anche se raramente può causare reazioni allergiche in  individui predisposti. La pappa reale contiene circa il 66% di acqua,  4,5 % di lipidi,  14,5 %  di glucidi: (per lo più glucosio e fruttosio) e 13% di proteine; contiene anche vitamine del gruppo B e tracce di vitamina C ma non altri tipi di vitamine. Come il polline, anche la pappa reale  è un ottimo ricostituente e rivitalizzante, ottima in caso di stati di affaticamento psico-fisico e come ricostituente per convalescenti, bambini, anziani, sportivi e durante la gravidanza ed l’allattamento. Viene molto utilizzata per chi soffre di anemia e inappetenza ed è ottima per irrobustire il sistema immunitario. Grazie al suo contenuto di antiossidanti rallenta l’invecchiamento cutaneo, agendo particolarmente bene sugli effetti nocivi causati alla pelle dall’esposizione ai raggi UVB, grazie a un ingrediente particolare, ossia il 10-HDA, che aiuta ad aumentare la produzione di collagene. Per queste sue proprietà viene largamente usata come ingrediente in preparazioni cosmetiche. Il 10-HDA ha inoltre una provata efficacia antibatterica e antivirale, aiutando anche a ridurre i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi.

Published 06 October 2020