La parola al nutrizionista

Un bicchiere...divino

L’autunno è una stagione magica, colorata e resa viva dalle molteplici sagre legate alle tradizioni contadine, ai riti della vendemmia e all’assaggio del vino novello…, e proprio il vino e le sue proprietà sono i protagonisti del nostro articolo.

E’ bene sapere che da alcuni anni a questa parte si è iniziato a valutare il prodotto vino non come un concentrato di alcool, ma come un armonioso composto di numerosi elementi di cui l’alcool è solo una parte.

Le proprietà salutari del vino erano ben conosciute sin dall’antichità e, ancora oggi, il rapporto tra vino e salute è senza dubbio tra i più discussi e più studiati. Il via a queste ricerche fu dato per confrontare tutta una serie di sondaggi e statistiche che riguardavano la salute di differenti popolazioni con abitudini alimentari diverse fra loro. Si notava, infatti, che i popoli con alti consumi vinicoli soffrivano molto meno determinate patologie che invece affliggevano i popoli che non avevano una grande cultura enologica. In particolare, furono individuate grosse differenze tra i popoli mediterranei, francesi e italiani in primis, che avevano un consumo maggiore di vino e le popolazioni nordiche o americane, con bassi consumi di vino e maggiori patologie cardiovascolari.

Al vino, soprattutto quello rosso, vengono attribuite numerose proprietà, vere o presunte, legate per lo più al suo contenuto di antiossidanti naturali quali antociani e polifenoli. Il vino è sedativo, anestetico, diuretico, energetico, vasodilatatore, antiinfiammatorio, anticoagulante e antibatterico. Aiuta, inoltre, la digestione, stimola l’incremento di colesterolo buono (HDL), previene l’arteriosclerosi, è protettivo dei vasi sanguigni, riduce al 30% il rischio di cardiopatie ed ictus e diminuisce l’aggregazione delle piastrine favorendo la fluidificazione del sangue.

Tutto questo naturalmente sempre a patto che il consumo del “nettare divino” sia moderato, diciamo attorno ai due bicchieri massimo al giorno, altrimenti i danni provocati dall'alcol saranno sicuramente ben maggiori dei benefici apportati dalle molecole contenute nel nostro calice.


Pubblicato il 12 ottobre 2016