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I semi di chia – la forza dei guerrieri

I semi di chia in antichità erano l’alimento base nella dieta degli Aztechi, che coltivavano questa pianta in grandi quantità per il suo elevato valore nutrizionale, proprio per il quale venivano anche attribuite a questi semi proprietà speciali che conferivano una forza straordinaria a chi li mangiava.

La Chia (nome scientificoSalvia hispanica) è una pianta della famiglia delle Labiate, molto diffusa allo stato spontaneo nel Centro America, soprattutto nelle regioni desertiche del Messico centromeridionale e del Guatemala. Il nome “Chia” deriva dalla parola azteca ‘chian’, che significa oleoso, e si è tramandato fino ad oggi designando il nome dello stato messicano Chiapas, "acqua di chia" o "fiume di chia". I semi di questa pianta sono commestibili e si presentano piatti,  rotondeggianti, lucidi e di colore  biancastro o marrone. Questi semi in antichità erano l’alimento base nella dieta degli Aztechi, che coltivavano questa pianta in grandi quantità per il suo elevato valore nutrizionale, proprio per il quale venivano anche attribuite a questi semi proprietà speciali che conferivano una forza straordinaria a chi li mangiava. Così, oltre che in cucina, i piccoli semi venivano usati anche nelle cerimonie religiose come offerta agli dei per avere un raccolto propizio e una stagione favorevole.

 

I semi di Chia vennero importati in Europa dai coloni spagnoli dopo la scoperta dell’America e il contatto con usi e costumi delle popolazioni precolombiane indigene. Oggi i semi di Chia sono conosciuti e consumati anche in Europa , dove stanno avendo un vero e proprio boom di diffusione, complici le nuove diete salutistiche, vegane e vegetariane legate ad uno stile di vita più consapevole. Dal 2009 sono considerati integratori alimentari naturali dall’Unione Europea che ne ha autorizzato l’immissione sul mercato come ingrediente alimentare, o novel food, a norma del regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo.

 

I semi di chia sono una ricca fonte di fibre alimentari solubili che nutrono la flora batterica intestinale e regolarizzano l’intestino, con una azione emolliente che le rende utili in presenza di stati infiammatori del tratto gastrointestinale in genere. Per rendere attive le fibre dei semi di chia, questi devono essere messi in un liquido (latte, bevanda vegetale, acqua ecc.) o nello yogurt per almeno un’ora prima di essere assunti. In tal modo, i semi assorbono parte del liquido in cui sono immersi (fino a 10-12 volte il loro peso), diventando gelatinosi. La gelatina che si forma è in grado di riempire lo stomaco e di assorbire parte dei grassi, del colesterolo e degli zuccheri assunti attraverso il cibo, riducendone l’assorbimento. Per questo i semi di chia hanno un elevato potere saziante ed aiutano l’eliminazione di scorie e tossine presenti nell’intestino, riducendo la sensazione di pancia gonfia.

 

Altra proprietà dei semi di Chia è che apportano grassi omega 3 e omega 6 in un rapporto ideale: in questo modo aiutano a controllare i processi infiammatori, a promuovere un buon sviluppo del sistema nervoso e a ridurre il rischio di disturbi cardiovascolari. L’apporto di minerali non è elevato ma molto vario: manganese, fosforo, rame, selenio, ferro, magnesio, calcio (ne contengono 5 volte di più rispetto al latte). I semi di chia sono inoltre ricchi di  antiossidanti e sono  fonte di tutti gli aminoacidi essenziali indispensabili per la sintesi delle proteine.

 

I semi di chia hanno un sapore piuttosto neutro che ricorda vagamente quello delle nocciole, il che li rende abbinabili a diverse ricette, sia dolci che salate. Si possono unire ai cereali o al muesli per una prima colazione all’insegna dell’energia, aggiungere allo yogurt o semplicemente immergere nel latte. Sono ottimi anche da aggiungere alle insalate, a cui donano una croccantezza speciale, ma anche nelle zuppe perché riescono ad amalgamarsi bene con gli altri ingredienti. Insieme ai semi di zucca, possono costituire una merenda sana e nutriente. Possono essere abbinati anche al sapore dolce, sposando perfettamente la macedonia o la frutta cotta. Si possono utilizzare anche come elemento decorativo su crostini e tartine o come guarnizione per biscotti e torte, preferibilmente a cottura ultimata. Infine, il gel che si ottiene lasciando i semi in ammollo può essere utilizzato come sostituto delle uova nella preparazione di torte e biscotti vegani; per i prodotti da forno in commercio è possibile trovare anche i semi di chia ridotti in farina, ottima anche per addensare minestre, creme, frullati.

 

La Chia fresca è una bevanda molto rinfrescante che viene consumata in alcune parti del Messico: si ottiene aggiungendo all’acqua semi di Chia, succo di lime e un po’ di zucchero. A differenza di altri tipi di semi oleosi, i semi di Chia si conservano a lungo, anche per anni, senza diventare rancidi purchè conservati in contenitori chiusi nella dispensa, lontano da fonti di calore.

 

In generale, non bisogna eccedere con il loro consumo, perché possono avere effetti lassativi, ma a parte questo, nel 2019 l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha pubblicato un documento sulla sicurezza del consumo dei semi di chia che non è correlato ad effetti avversi, salvo problemi di allergenicità individuale.

 


Published 03 May 2021