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La propoli, un concentrato di benessere
Utilizzata ed apprezzata fin dall’antichità per le sue capacità antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie, la propoli è uno dei tesori più preziosi che la natura ci dona.

La propoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante e che poi elaborano aggiungendo cera, polline ed enzimi prodotti da loro. Il colore può variare dal giallo, al rosso, al marrone e al nero, e l'odore è fortemente aromatico. Le api possono raccogliere la propoli solo in giornate soleggiate e sufficientemente calde, perché così la resina è più malleabile e loro riescono a staccarne dei pezzetti dai rami degli alberi. Le operazioni sia di raccolta che di scarico nell’alveare della resina richiedono molte ore di lavoro. Interessante è notare che le bottinatrici cariche di propoli non possono, contrariamente a quelle cariche di polline, liberarsi del loro carico da sole ma hanno assolutamente bisogno dell’aiuto di altre api. All’interno dell’alveare la propoli viene utilizzata insieme alla cera come materiale da costruzione, come isolante e come rivestimento protettivo per tutte le superfici interne. Viene usata anche per rivestire, mummificandoli, i cadaveri di api e predatori morti all'interno dell'alveare che le api non riescono ad espellere.
Il nome “propoli” deriva dal greco e significa “davanti alla città”, della città: infatti le api la utilizzano per difendere la loro città (l'alveare) dai pericoli che possono minacciarla, quali le malattie ed i predatori. È impossibile definire la composizione esatta e universalmente valida della propoli, in quanto essa è estremamente variabile a seconda della vegetazione di origine, della stagione e di molti altri fattori. Sono stati identificati più di 300 diversi composti che possono essere suddivisi in cinque grandi gruppi:
- resine (45-55%),
- cera e acidi grassi (25-35%),
- oli essenziali e sostanze volatili (10%),
- polline (5%)
- composti organici e minerali (5%).
L'uomo sfrutta le proprietà della propoli da migliaia di anni. Nell'antico Egitto veniva utilizzata per imbalsamare i cadaveri, mentre il suo primo uso a scopo medico è stato descritto da Aristotele. I Greci e i Romani la utilizzavano per il trattamento delle ferite, come antisettico, come cicatrizzante e come disinfettante del cavo orale. I Persiani, invece, la impiegavano come rimedio contro eczemi, mialgia e reumatismi; gli Inca come antipiretico. Testimonianze risalenti al XII secolo descrivono l'impiego di preparazioni a base di propoli per trattare carie e infezioni della gola e del cavo orale. E nel 1600 veniva utilizzata per trattare ferite e per proteggere la pelle in assenza di bende. Nell'ex Unione Sovietica l'uso della propoli era accettato sia in medicina che in veterinaria e veniva proposto nel trattamento della tubercolosi. E durante la Seconda Guerra Mondiale veniva sfruttato per promuovere la guarigione delle ferite. Più tardi è stata sfruttata come vernice per strumenti musicali: sembra che la particolare sonorità dei violini costruiti dai liutai italiani del ‘700 (famosissimi sono quelli di Stradivari) fosse dovuta, almeno in parte, alla vernice preparata con la propoli.
In virtù delle sue numerose proprietà benefiche, prodotti a base di propoli sono ammessi anche in agricoltura per la difesa delle colture, in particolare come:
- antisettico: contenimento in modo naturale di vermi (antielmintico), batteri (antibiotico) e funghi (antimicotico), accentuazione delle auto-difese delle piante, riduzione della formazione delle gommosi fisiologiche delle drupacee;
-protettivo: formazione di una pellicola cerosa idrorepellente di difesa sulla superficie dei frutti che ostacola lo sviluppo dei patogeni;
-cicatrizzante: rapido asciugamento e cicatrizzazione delle ferite provocate da tagli di potatura, eventi climatici (grandine, vento, ecc.), punture di insetti;
-attrattivo per le api: la caratteristica profumazione attrae gli insetti impollinanti favorendo una naturale fecondazione del fiore
La moderna ricerca scientifica ne ha indagato le numerose proprietà, che spaziano da quelle antibatterica, antimicotica e antivirale, a quelle antinfiammatoria, antiossidante e cicatrizzante, evidenziandone le potenzialità come rimedio in diversi disturbi. L'uso della propoli per la gola è probabilmente quello più noto: la propoli è in grado di disinfettare la gola, calmare il dolore e la tosse e spegnere l'infiammazione. La propoli viene usata anche per i suoi benefici per la pelle e per le mucose, ad esempio per curare piccole ferite, scottature, irritazioni e brufoli, per la sua azione antibatterica e cicatrizzante. La propoli in soluzione glicolica o alcolica è utile anche per afte, ascessi, gengiviti e per calmare il dolore ai denti.
Il mercato propone diversi prodotti a base di propoli, che in alcuni casi si associa con altri ingredienti provenienti dall'alveare, come il polline d'api e il miele, oppure con oli essenziali o erbe. Si può utilizzare localmente sotto forma di spray da spruzzare in gola o a livello sistemico, in compresse masticabili o preparati liquidi, oppure in forma di gocce, sciroppi, caramelle, gomme da masticare, creme e unguenti. La propoli è un ingrediente ampiamente utilizzato anche dall'industria cosmetica, che la aggiunge a shampoo, balsami, lozioni, burrocacao, dentifrici e anche smalti per le unghie. Non è raro trovare estratti di propoli all'interno di detergenti, bagnoschiuma, prodotti per il bagno e per l'igiene. Questo per via del suo effetto protettivo sulla pelle, che trova un alleato nel contrastare le infezioni e l'attacco da parte di agenti esterni.
La propoli è un prodotto generalmente sicuro ma il suo uso è sconsigliato in caso di allergie e ipersensibilità: le reazioni allergiche nei confronti della propoli sono abbastanza frequenti e i sintomi includono dermatite e asma.
E’ importante ricordare che gli estratti idroalcolici di propoli per alleviare il mal di gola non dovranno mai essere assunti prima di guidare perché possono far risultare positivi all’alcol test durante un posto di blocco anche se non si è toccato un goccio di alcol.
A conclusione è corretto sottolineare che molti dei dati riportati dalla letteratura internazionale necessiterebbero di ulteriori conferme ma le attività farmacologiche potenti della propoli non sono in discussione. Proprio per questo non deve essere utilizzata a sproposito e al di fuori del controllo medico: solo perché è di origine naturale non si deve cadere nell’errore di abusarne.
Published 28 July 2025