La parola al nutrizionista
Anguria mon amour
Siete alla ricerca di una soluzione per combattere la spossatezza di questi pomeriggi estivi? Il rimedio è semplicissimo e arriva direttamente dalla natura che, proprio in questo periodo, offre uno dei frutti più amati da grandi e piccini: l’anguria!

L'anguria (Citrullus lanatus) appartiene alla Famiglia delle Cucurbitacee, la stessa di zucche, zucchine e cetrioli. E’ una pianta annuale, con fusto erbaceo rampicante e foglie grandi e pelose. Il frutto è assai massiccio, con una buccia liscia, dura e relativamente sottile, di colore verde con varie striature e chiazze più chiare, bianche o giallastre; l'interno è solitamente di colore rosso e ricco di semi, che possono essere neri, bianchi, gialli o rossi. I frutti sono disponibili esclusivamente nel periodo estivo, da maggio a settembre. Esistono più di 1200 cultivar di anguria che producono frutti di peso variabile, da meno di 1 kg a più di 100 kg; la polpa può essere rossa, arancione, gialla o bianca. L'anguria è originaria dell'Africa Meridionale, più precisamente della zona del Kalahari, in un ambiente particolarmente arido.
L’anguria è composta per lo più di acqua (circa il 90%), che contribuisce alla corretta idratazione del corpo, più importante che mai in estate. 100 grammi di anguria contengono solo 6-8 grammi di zuccheri, ma molto interessante è il contenuto di potassio, un minerale utile soprattutto per gli sportivi, perché agisce sulla contrazione muscolare prevenendo i crampi e favorendo il recupero fisico. Anche il magnesio, fondamentale per rifornire le cellule di energia, è presente in buona quantità. Non mancano, inoltre, altri sali minerali come fosforo, calcio, sodio e ferro. Il cocomero contiene anche una buona quantità di vitamina A, C, B1, B2, B6 e PP.
Il suo colore rosso è dovuto alla presenza di licopene, un antiossidante che combatte i radicali liberi e contrasta l’invecchiamento cellulare. Secondo le più recenti scoperte scientifiche, questo dolcissimo frutto è un aiuto naturale contro le malattie cardiache, l’ipertensione e il colesterolo grazie ad una molecola detta citrulina. Buone notizie anche per chi soffre di insonnia: l’anguria, infatti, stimola la serotonina, che favorisce il riposo notturno. Attenzione, però: l’elevato contenuto d’acqua diluisce i succhi gastrici e tende a rallentare la digestione.
Come scegliere un'anguria matura e saporita? Prima di tutto bisogna osservare il picciolo, che non deve essere secco, e se nel punto in cui esso si trova o si trovava fuoriesce del succo, significa che il frutto è particolarmente maturo e zuccherino. Un altro accorgimento consiste nel picchiettare l'esterno del frutto: se è maturo si deve sentire un suono di "vuoto". Ma il segno più importante per riconoscere un'anguria ben matura è la presenza di striature o chiazze gialle sulla buccia.
Oltre alle classiche fette, al naturale o con il lime, da addentare a fine pasto o come fresco spuntino estivo, perché non provare l' anguria in cucina? Forse non tutti sanno che l’anguria si presta benissimo per dare gusto e colore a tantissimi piatti, dall’antipasto al dolce: versioni alternative del gazpacho, zuppe fredde, insalate di pasta o di riso, carpacci di pesce o di carne, o semplicemente abbinata a formaggi quali mozzarella, feta, caprino. Una specialità tipica della Sicilia per combattere la calura è il Gelo di Melone o di Mellone, per dirla in dialetto siciliano, dove alla granita di anguria si aggiungono pezzetti di cioccolato e dadini di “zuccata” o di “cucuzzata”, ossia zucca o scorza d’anguria candite. Cannella, vaniglia e pistacchi sono altri ingredienti che possono essere aggiunti, a discrezione del pasticciere, per aromatizzare e guarnire il dessert, ma l’elemento considerato indispensabile alla sua connotazione siciliana, è il gelsomino. Nei ricettari più attenti alla tradizione, infatti, il gelu di mulluni è chiamato anche gelu di gesiminu, gelsomino, appunto.
Pubblicato il 22 giugno 2018