La parola al nutrizionista
La curcuma: un toccasana per la salute
La curcuma è una pianta erbacea proveniente dall’Asia sud-orientale utilizzata come spezia nella cucina indiana, medio-orientale e tailandese

Appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero e, come per questo, la spezia viene ricavata dalla radice tuberosa della pianta che viene seccata e polverizzata. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa "zafferano"; infatti la curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. La pianta è considerata beneaugurante e simbolo di prosperità e ancora oggi in certe zone, le giovani spose il giorno del matrimonio si tingono i capelli con la vivace polvere gialla.
Proprio per l’intensità del suo colore la curcuma è stata impiegata per molto tempo in tintoria, anche in occidente, per colorare stoffe, carta e altro ancora. Le donne indiane, fino a poco tempo fa, usavano la polvere di curcuma come pigmento per i prodotti di maquillage, sfruttando in questo modo, anche le sue naturali proprietà eudermiche.
La curcuma svolge un’azione disintossicante per l’organismo ed in particolare per il fegato; è un efficace antinfiammatorio e sembra essere molto utile anche in caso di stress, problemi cardiovascolari, diabete e disturbi digestivi, oltre a mantenere il nostro cervello attivo e sano, poiché rallenta l’invecchiamento delle cellule cerebrali.
Per poter godere di tutti questi benefici è consigliabile un utilizzo giornaliero di questa spezia che possiamo portare sulla nostra tavola in diversi modi:
- aggiungendola nell’acqua di cottura della pasta oppure semplicemente nei sughi;
- come colorante per yogurt e salse;
- con le verdure per arricchirne il sapore, in particolare si sposa bene con lenticchie e ceci;
- amalgamandola nell’impasto di vari dolci quali torte, biscotti e muffin.
Un paio di cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale; è importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè verde per facilitarne l'assorbimento. Anche l'abbinamento a qualche grasso, tipo olio d'oliva o burro, facilita l’assimilazione dei suoi principi attivi.
Pubblicato il 30 giugno 2017